Perché vengo da una famiglia di medici e i miei sono sempre stati d’esempio per me, così mi è sembrato naturale seguire la loro strada.

Perché mi interessa preservare l’estetica e le funzioni del volto, che è la parte più visibile di noi, e porta su di sé i segni delle nostre esperienze e del tempo. Poi, mi ha sempre affascinato la sua struttura anatomica particolarmente complessa e dinamica.

Più che altro parlerei di figure professionali che mi hanno ispirato. Mi riferisco in particolar modo a mio padre, che mi ha insegnato a mettere il rispetto del paziente al primo posto e a focalizzare la mia attenzione sul suo benessere, mai sulla mera mercificazione del mio lavoro. Mi ha fatto capire quanto sia importante di aggiornarmi continuamente, cosa che mi stimola molto: infatti, aspiro sempre a migliorarmi per poter offrire un servizio di livello.

Ho avuto la fortuna di essere educato al bello e all’arte, le mie passioni sono disegno, pittura e scultura e nel mio piccolo ha anche provato a realizzare qualcosa.

Nella mia sete di continua conoscenza e aggiornamento che è legata sicuramente alla dedizione per il lavoro che faccio.

Ho una visione estetica differente, più naturale, che si sposa con la mia etica professionale, sempre a tutela del paziente.

Certo, per motivi etici ho rifiutato e continuo a rifiutare interventi che non reputo opportuni.